C’è una sottile chiara differenza Tra quello che era e quello che non è Se una mattina irrompe nella stanza La consapevolezza che ho di me
E c’è un istante in cui è cambiato tutto Anche se tutto c’è rimasto addosso Come il destino che ti fa un dispetto E allinearsi diventa un paradosso
Io scendo qui, che voglio camminare Sentire il mare in mezzo a questo disordine
Ti vedo da fuori In una notte in cui tutto ci piove addosso E qualche cosa è rimasta sul fondo del piatto E sembra quello che mi hai urlato fino adesso Ormai ti vedo da fuori E canto questa canzone per dirti tutto E te la urlo a un concerto dal centro del petto E guarda quanti colori ci ho messo dentro Per scordarmi di me Per scordarmi di quello che ero Quando stavo con te con te
C’è una sottile e amara incoerenza Tra quello che chiedevi e tutti i miei vabbè Sono cintura nera di pazienza Nel tempo perso ad aspettare te
Avrei voluto avrei dovuto spesso Ma in questi avrei trovavo solo disordine
Ti vedo da fuori In una notte in cui tutto ci piove addosso E qualche cosa è rimasta sul fondo del piatto E sembra quello che mi hai urlato fino adesso Ormai ti vedo da fuori E canto questa canzone per dirti tutto E te la urlo a un concerto dal centro del petto E guarda quanti colori ci ho messo dentro Per scordarmi di me Per scordarmi di quello che ero Quando stavo con te Quando stavo con te Ormai ti vedo da fuori E canto questa canzone per dirti tutto E te la urlo a un concerto dal centro del petto E guarda quanti colori ci ho messo dentro Per scordarmi di me Per scordarmi di quello che ero Quando stavo con te Quando stavo con te
Ediz. Warner Chappell Music Italiana Srl /MP Film Srl | Prodotto da DORADO INC | Mix – Gianmarco Grande | Mastering – Giovanni Versari | Piano & programmazione – Gianmarco Grande | Programmazione aggiunta – Dario Faini, Daniele Coro | Chitarra acustica – Gianmarco Grande | Chitarra elettrica – Daniele Coro